lunedì 4 luglio 2016

Cosa metto in valigia?

Viaggi last minute, ma anche bagagli last minute, perché venite presi dal panico e fino alla partenza aggiungete qualcosa?

Come per il guardaroba e lo shopping, anche l'organizzazione della valigia è una questione di testa, metodo, obiettivi.
Dove andrete? Per quanto? Viaggio di lavoro o di piacere? Valigia tutta per voi o condivisa? Che limiti avete di quantità, dimensioni, peso? Sì perché, se viaggiate in aereo, sarà la compagnia di volo a darvi precise indicazioni a riguardo, ma se viaggiate con altri mezzi, auto, treno, nave, dovrete fare i conti con le vostre possibilità (cosa riuscite a movimentare) e al contesto (se siete in auto, con quante persone e che bagagliaio c'è, in treno, cosa riuscirete a spostare e caricare in carrozza da soli, perché anche se viaggiate in compagnia, ognuno avrà qualcosa da portare, in nave che spazi ci saranno nelle cabine, etc).
Dove andrete? Che temperature sono previste? E le attività in programma?
Fate mente locale, fate un piano, una lista delle cose che volete e/o dovete portare, compresi i documenti richiesti dal viaggio, vi sarà utile.
Ecco perché tra i servizi che offro includo anche l'organizzazione valigia, sia per viaggi di lavoro che per quelli di piacere!
Quante volte vi siete portati via trolley e valigie ricolme per poi usare nemmeno la metà del vostro fardello, magari ricevendo rimproveri o 'è quella di ogni volta' da qualcuno? O peggio ancora, ritrovandovi comunque con qualcosa che manca e dovendo ricorrere all'acquisto?
Elle T - Laura Todaro - #organizzazionevaligia #viaggi #vacanze #comfort #relax #estate2016



venerdì 1 luglio 2016

...e scarpe alte.

Belle, femminili, seducenti, le scarpe con tacco sono indubbiamente uno degli accessori più accattivanti del guardaroba di una donna.

Ma...non per tutte le donne.


Come consulente d'immagine, non consiglierò mai ad una cliente un tacco, che sia 5, 7 o 12, se non sa indossarlo né se le crea disagio.
1. I tacchi possono essere pericolosi, nel senso che ci si può far male seriamente.
2. Se una donna non sa camminare sui tacchi, il fascino si schianta al suolo.
3. Ogni fisionomia ha il suo tacco.
4. Alternare una scarpa alta ad una bassa è sempre una buona abitudine.
5. Coerenza ed armonia, la nostra immagine non deve contraddirci o mascherarci, e la scarpa è un elemento fondamentale dell'outfit  (anche di quello maschile!!!).

Citando sempre Veronica Benini/Spora, vi consiglio la lettura del suo libro 'Tacco 12', che non è un semplice romanzo divertente, ma una vera e propria guida all'uso del tacco e alla scelta della scarpa e della sua manutenzione.

martedì 28 giugno 2016

Scarpe basse...

Con l'arrivo dell'estate, si apre la stagione delle scarpe femminili più detestate dagli uomini, 
le ballerine.

Pare sia uno dei capi ritenuti più antifemminili, antiseduzione, antioutfit di tutto il genere abbigliamento e accessorio della donna nella storia.
Personalmente non le utilizzo, sono più pro sneakers se devo restare coi piedi per terra. 
Ammetto di averne acquistati diversi paia nel corso degli anni,
ma sempre con esperienze traumatiche e un utilizzo medio di 2, 3 volte al massimo, arrendendomi infine alla delicatezza del mio piede e ai dolori della mia schiena.
Per la schiena e per la pianta del piede, in particolare se indossate per diverse ore, sono deleterie.
I miei consigli, se proprio non potete farne a meno e ne siete follemente innamorate:
- scegliete un modello che si adegui alla vostra età e al vostro stile;
- prestate attenzione, proprio perché trattasi di scarpa bassa, alla qualità della calzatura che scegliete;
- ce ne sono che hanno un minimo rialzo/tacchetto/zeppa, prediligetele, la vostra schiena ve ne sarà grata;

- se la punta è un po' affusolata, si evita quell'effetto infantile che tanto fa rabbrividire e storcere la bocca agli uomini;
- in estate ad ogni modo alternatele a sandali e calzature aperte, per far respirare i vostri piedi;
- guardate sempre il vostro outfit nell'insieme prima di indossarle e castrarlo!!!

Vi saluto con un articolo di Veronica Spora Benini, che di scarpe ne ha, letteralmente, da insegnare ;-)




domenica 26 giugno 2016

Saldi: a cosa mi serve una personal shopper?

Dobbiamo ancora iniziare a godere dei nostri outfit estivi e già cominciano i saldi, una fregatura per chi avesse fatto man bassa delle nuove collezioni!

Di fatto, già in numerosi punti vendita ci sono promozioni e scontistiche, una volta i periodi delle grandi occasioni erano molto più limitati nell'arco dell'anno, le cose sono un po' cambiate.

Ma perché chiamarmi?

Vi aiuto ad elaborare un "piano di battaglia" per il vostro shopping.

Eviterete attacchi di shopping sfrenato vedendo quei simpatici e attraenti cartellini che riportano 50%, 70%, 80%, dove poi, nella maggior parte dei casi, la percentuale di sconto rispecchia successivamente la percentuale di utilizzo di quanto acquistato.



Non sarà più una tortura o una prova di forza il giro a negozi, in particolare qui mi rivolgo al pubblico maschile, ma una piacevole gita, precedentemente da me studiata e organizzata nei dettagli.

Valutazione di prezzi, entità dell'occasione che ci si presenta, rapporto qualità prezzo, tutto in funzione di ciò che vi serve realmente.

Non vagheremo mai a caso da un negozio all'altro, o da una corsia all'altra. Avremo sempre delle mete precise, ed un obiettivo costante: la vostra completa soddisfazione!

Sfrutterete tutte le cose che avete comprato, ma non solo: completerete così il vostro guardaroba e gli outfit che avremo studiato insieme.
Ordine, ottimizzazione spazi e tempi, sfruttamento totale di capi ed accessori.





Perciò cosa aspettate?


Elle T - Laura Todaro - 331.8510064 - ellet.imageconsulting@gmail.com - laura.todaro@ellet.it



venerdì 24 giugno 2016

Matrimoni: perché chiamare una consulente d'immagine/personal shopper?

Che siate la sposa, lo sposo, il/la testimone, un genitore, un invitato, farvi consigliare da un'esperta di immagine vi aiuterà a godere a pieno di questa giornata memorabile e a far sì che la gente goda della vostra presenza.


Non c'è nulla di peggio in eventi come questo che:
- sentirsi fuori luogo;
- non essere a proprio agio con ciò che si indossa;
- stare scomodi;
- soffrire per la scarpa o la taglia sbagliata;
- essere troppo visibili;
- essere troppo poco visibili;
- non centrare il contesto e la location con il proprio outfit;
- trovarvi il giorno prima con una crisi di panico perché non sapete cosa mettere o vi manca quel determinato accessorio;
-cambiare completamente la vostra immagine e snaturarvi proprio il vostro giorno;
- aver spero magari anche parecchi soldi per non essere soddisfatti.

Ecco perché anche in questo caso posso venire in vostro aiuto consigliandovi al meglio.
Attenzione, il mio lavoro nulla ha a che vedere con quello della wedding planner.
Posso guidarvi anche in questa tipologia di scelta e ricercare per voi la figura o le figure che sapranno soddisfare le vostre esigenze per un'organizzazione dell'evento anche a 360°, se siete gli sposi.

Fiducia, in me e in voi, per festeggiare al meglio!!!
Elle T - Laura Todaro - 331.8510064 - ellet.imageconsulting@gmail.com -                                           laura.todaro@ellet.it


mercoledì 22 giugno 2016

Perché chiamare una personal shopper? Perché chiamare Elle T?

In molti si chiederanno a cosa serva una personal shopper, anche perché in Italia è una figura professionale ancora poco nota, in particolare se ci allontaniamo dai grandi centri.

Io accompagno il cliente (uomo, donna, adolescente, famiglie, gruppi) a negozi, lo aiuto e lo consiglio nella scelta dei suoi acquisti, dopo aver ascoltato le sue necessità e scelto personalmente i luoghi dove portarlo.

Starete sicuramente pensando dove stia il beneficio nel pagare una persona affinché venga a negozi con voi.

Semplice: come consulente d'immagine e personal shopper, vi aiuto a valorizzare la vostra persona, il vostro stile, la vostra personalità, a sentirvi più sicuri di voi stessi e dei vostri acquisti. Non abbiate paura di me, io non giudico, consiglio!

Risparmierete tempo e denaro, perché rispetterò le vostre indicazioni sia in termini di disponibilità temporale che di budget.

Non solo: vi riordino il guardaroba, così il tempo che solitamente impegnate stando davanti alle ante dell'armadio con un enorme punto interrogativo sopra, dentro e intorno a voi, potrete utilizzarlo per fare dell'altro!

Che aspettate?

Elle T - Laura Todaro - 331.8510064 - ellet.imageconsulting@gmail.com - laura.todaro@ellet.it





lunedì 20 giugno 2016

L'outfit da concerto

Sabato sera ero a San Siro a vedere i Modà.
Eravamo davvero tantissimi (sold out) e di tutte le età.
Prima di vedere un concerto davvero emozionante, mi sono venuti i brividi osservandomi un po' intorno.
Siamo tutti d'accordo sul fatto che il mondo è bello perché è vario,
ma non mi stancherò mai di dire ai miei clienti che buonsenso e buongusto
devono essere dei fondamentali nella vita e nel comportamento di ciascuno di noi!


Passiamo ad alcuni esempi pratici:

  • NO SHORTS perché:
    • anche se hai 15 anni e sei ancora tonica, non siamo in spiaggia (e ricordati che nemmeno in tutte le spiagge vanno bene!);
    • è chi sta sul palco che deve attirare l'attenzione su di sé, non tu;
    • se hai una certa costituzione fisica, così ti penalizzi;
    • se hai la costituzione fisica che ti permette di indossarli, così ti svalorizzi;
    • se hai una certa età, così ti rendi ridicola, indipendentemente dalla tua costituzione fisica;
    • se hai la cellulite, così è come usare un evidenziatore.
  • NO SCOLLATURE ECCESSIVE né PANCIA FUORI per gli stessi identici motivi.
  • NO TACCHI: tacco 12 sul prato di San Siro o per salire sui vari anelli, servono motivazioni?NO GONNE CORTE/MINIGONNE, almeno per chi è sul prato, e deve attendere seduto per terra l'inizio dell'evento.
  • NO MALEDUCAZIONE: ho visto coppie stendere coperte per 10 persone, che non si sono alzate quando si sono esibiti i gruppi spalla, e pretendevano nessuno della folla intorno passasse loro davanti o sopra (e nel qual caso lamentarsi e difendere il proprio territorio in maniera davvero grezza)...va considerata la quantità di gente ammassata che alla prima luce accesa si alza e inizia a muoversi in sincronia verso il palco.

Quindi: non c'è un dress code da concerto, ma buonsenso, comodità e rispetto per chi ci sta intorno sono dovuti.
Com'ero vestita io?
All Stars nere, con lacci fucsia, dei jeans morbidi, non troppo stretti, e non troppo a vita bassa, in modo che la mia biancheria intima restasse tale, una canottiera nera con alcune scritte e degli inserti in paillettes tono su tono che davano un po' di luce al tutto, con un ampio scollo, ma non eccessivo, per la stessa motivazione di prima, felpa, tracolla sufficientemente ampia per contenere un k-way vista la stagione piovosa in corso.
Ricapitolando:
volete indossare la maglietta di chi canta, la fascetta, farvi qualche scritta in faccia? Ci sta. 
Ma l'outfit da spettacolo lasciamolo a chi sta sul palco ;-)